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Roberto Benzi ha vinto il premio IgNobel, il riconoscimento per la scienza che “prima fa ridere e poi dà da pensare”

Come fanno i pedoni a non scontrarsi quando camminano? E, viceversa, perché a volte si scontrano? Due ricerche bizzarre nel campo della fisica cinetica sono valse il premio IgNobel per due team di ricerca italiani.

Anche quest’anno, purtroppo, la premiazione si è svolta online, causa pandemia, dovendo rinunciare alla tradizionale cerimonia organizzata dall’Annals of Improbable Research nel Sanders Theatre della Harvard University.

La prima edizione del premio IgNobel si tenne nel 1991, da quel momento la scienza curiosa, divertente, “quella che fa ridere ma dà da pensare” ha avuto un suo premio.

Lo spirito degli IgNobel, infatti, è quello di dare un riconoscimento a quelle ricerche scientifiche sorprendenti, che riguardano aspetti apparentemente poco rilevanti, ma che, in realtà, necessitano di un’approfondita padronanza della fisica per essere svolte.

Quest’anno l’Italia porta con sé due premi, entrambi assegnati per delle ricerche in fisica cinetica. La domanda è: come fanno i pedoni a scontrarsi o a non scontrarsi quando camminano? Cosa organizza il loro flusso?

Claudia Felciani, vincitore ed autore del paper presentato per gli IgNobel, ha affermato: “Ci occupiamo del flusso bidirezionale di pedoni, ovvero di due gruppi di persone che camminano in direzione opposta. Studiamo cosa contribuisce alla formazione di file o code quando la gente cammina in un corridoio o scatta dal verde in un affollato passaggio pedonale e quale elemento fa invece in modo che una tale organizzazione venga a mancare”.

Lo scontro si evita grazie ad una comunicazione implicita, la distrazione di un individuo all’interno del gruppo può rendere inevitabile la collisione con un altro soggetto.

Anche gli IgNobel hanno una loro valenza scientifica, una ricerca del genere, per quanto sembri una leggera curiosità, può aiutare per la progettazione di luoghi in cui circolano molti pedoni e per capire, più in generale, come funzionano i flussi umani.

Complimenti ai ricercatori italiani insigniti del premio, in particolare a Roberto Benzi, membro del CDA del CREF.