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Si è conclusa con un grande successo la missione PolarQuEEST 2023. Dal 30 maggio al 5 giugno i ricercatori del Progetto EEE Marco Garbini (CREF) Ombretta Pinazza e Daniele Cavazza (INFN Bologna), si sono recati a  Ny Alesund, nelle Isole Svalbard  per lavorare ai rivelatori POLAR che sono ospitati presso il laboratori dell’istituto di Studi Polari del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).

I rivelatori, installati nel 2019 ,sono stati oggetto di alcuni interventi di manutenzione dopo 4 anni di acquisizione dati. Si tratta di POLA-03, installato all’interno della Stazione Artica Dirigibile Italia, POLA-01 installato presso la Amudsen-Nobile Climate Change Tower e POLA-04 presso il Laboratorio di Gruvebadet.

La missione è stata un successo e tutti i  rivelatori sono rientrati in funzione ed hanno ripreso la loro attività.  I dati saranno utilizzati per continuare ed estendere gli studi di variazione del flusso di raggi cosmici legati a fattori locali e rappresentano un osservatorio per muoni unico alle latitudini artiche. Ma sono al vaglio anche possibili studi di correlazioni con dati climatici, in collaborazione con il CNR, che a Ny Alesund vanta uno dei più avanzati osservatori ambientali.

“La missione PolarquEEEst ,iniziata  nel 2018 , è ormai una parte consolidata del Progetto Extreme Energy Events ed è per me un onore aver partecipato in prima persona a tutte le campagne di misure” ha detto Marco Garbini. “La possibilità di continuare a monitorare il flusso di raggi cosmici a queste latitudini ci aiuterà a completare gli studi che abbiamo avviato. Oltre ai colleghi che hanno partecipato e contribuito all’organizzazione di questa missione un ringraziamento va all’ISP del CNR e a Simonetta Montaguti, capo stazione in questo periodo, ed Elena Papale del CNR che ci ha aiutato contribuendo alla perfetta riuscita dell’intervento.”