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GEP – Gender Equality Plan

Comitato per il GEP al Centro Ricerche Enrico Fermi

Il principio fondamentale dell’uguaglianza di genere in ambito Europeo è stato sancito con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona (1° dicembre 2009) che individua nella parità tra le donne e gli uomini uno dei valori fondanti dell’Unione Europea (art. 2 del Trattato). Al fine di favorire l’uguaglianza di genere, l’Unione Europea ha quindi intrapreso percorsi e attività volte a comprendere le cause delle disparità ancora esistenti e ha introdotto misure specifiche per garantirne il riequilibrio.

Uno degli obiettivi dell’Unione Europea (UE) nel quadro della Strategia per la crescita, Europa 2020, è costruire un’Europa garante della parità di genere, in cui la violenza di genere, la discriminazione sessuale e la disuguaglianza strutturale tra donne e uomini appartengano al passato; un’Europa in cui donne e uomini, ragazze e ragazzi, in tutta la loro diversità, siano uguali e liberi di perseguire le loro scelte di vita, abbiano pari opportunità di realizzazione personale e le stesse possibilità di partecipare alla nostra società europea e svolgervi un ruolo guida.

La Commissione Europea, infatti, in coerenza con la strategia per la parità di genere 2020-2025 dell’UE, ha introdotto, per le istituzioni pubbliche che intendano accedere ai finanziamenti del programma Horizon Europe, l’adozione di un piano di uguaglianza di genere, c.d. “Gender Equality Plan”, da qui in poi GEP.

L’adozione del suddetto piano è diventato, quindi, requisito imprescindibile per poter accedere ai finanziamenti europei, e costituisce una misura della policy attivata dalla Commissione Europea per promuovere l’uguaglianza di genere nella ricerca e nell’innovazione.
La Commissione Europea definisce il GEP come un complesso di azioni finalizzate a promuovere l’uguaglianza di genere in un’organizzazione attraverso il cambiamento istituzionale e culturale e fissa quattro requisiti essenziali che un GEP deve obbligatoriamente soddisfare per poter essere dichiarato ammissibile:

  • Pubblicità;
  • Risorse dedicate;
  • Raccolta e monitoraggio dati;
  • Formazione.

La Commissione Europea individua, inoltre, cinque aree tematiche che ogni Istituzione dovrebbe trattare nel proprio piano:

  • equilibrio tra lavoro – vita privata e cultura organizzativa;
  •  equilibrio di genere nella leadership e nel processo decisionale;
  • parità di genere nelle assunzioni e nella progressione di carriera;
  • integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei contenuti dell’insegnamento;
  • misure contro la violenza di genere, comprese le molestie sessuali.

Per raggiungere gli obiettivi necessari al rafforzamento e all’ideale raggiungimento della parità di genere, nonché per individuare azioni concrete e strategie dedicate, il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche ‘Enrico Fermi’ (CREF), con determina del Direttore Amministrativo n. 40 del 26/04/2022, ha istituito il Gruppo di Lavoro GEP per la redazione del Gender Equality Plan, e con Determina n. 48/2023 del 15 marzo 2023 ha modificato la nomina ai seguenti nominativi da qui in poi denominati GET (Gender Equality Team):

–  Dott.ssa Giulia Festa, ricercatrice del CREF e coordinatrice del gruppo di lavoro;
–  Dott.ssa Miriam Focaccia, ricercatrice del CREF;
–  Dott. Dario Mazzilli, ricercatore del CREF;
–  Dott. Aurelio Patelli, ricercatore del CREF;
–  Dott.ssa Marta Pepe, C-TER VI livello.

Tutti i membri sono dipendenti del CREF nominati per professionalità, competenza ed elevata conoscenza della materia, con adeguate competenze ed esperienze nelle strategie per la valorizzazione delle pari opportunità.

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