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Francesco Guerra e Nadia Robotti hanno pubblicato nell’ultimo numero dei Quaderni di Storia della Fisica l’articolo originale “Il dossier Majorana”.
È disponibile free to read and download al seguente link.
In questi scritti viene dato un resoconto aggiornato e completo sul caso di Ettore Majorana, basato su informazioni provenienti dagli archivi di Catania, Pisa, Roma, e dall'Archivio Apostolico Vaticano, solo recentemente aperto alla consultazione.
Il Run Meeting del Progetto EEE, organizzato in occasione dell’International Cosmic Day 2020, ha visto la partecipazione di circa 380 tra studenti e professori delle scuole del progetto. L'evento è stato caratterizzato da una presentazione dell'esperimento KM3 per la ricerca di neutrini nel Mare di Sicilia e da alcune presentazioni degli studenti e dei ricercatori dei risultati delle analisi dei dati presi alle isole Svalbard sulla variazione con le stagioni del flusso dei raggi cosmici.


Un evento che ha visto molta partecipazione ed entusiasmo tra gli studenti ed i professori, come sempre protagonisti di questi incontri.

Nel piano triennale è prevista l’adesione del CREF al Protocollo “Economia della scienza e della Conoscenza”, promosso da MIUR, che vede la partecipazione di tutte le più importanti istituzioni di ricerca, accademiche e territoriali, insistenti sul quadrante sud-est della città metropolitana di Roma, inclusi alcuni comuni dei Castelli Romani.
Tutti i soggetti interessati condividono l’obiettivo di implementare strumenti per rigenerare le aree metropolitane degradate rafforzando il coordinamento fra le istituzioni di ricerca e di governo territoriale; è intento dei partecipanti avviare una collaborazione in rete a sostegno dello sviluppo e della ricerca nei territori per consentire di realizzare a favore della collettività un sistema di iniziative in grado di favorire innovazione e sviluppo.
Un importante elemento di sviluppo consiste nel valorizzare i benefici derivanti dall’integrazione di diverse discipline ed esperienze maturate dai partecipanti, nonché per consentire di esplorare nuove frontiere e svolgere un ruolo cardine di incubatore e trasferimento di nuove metodologie e tecnologie con importanti implicazioni per la crescita scientifica, tecnologica, economica, sociale e culturale del territorio.
Non ultima in ordine di importanza è la promozione di attività culturali, educative e sociali, nell’ambito della terza missione, allo scopo di favorire la diffusione delle conoscenze scientifiche mediante iniziative di educazione e divulgazione rivolte ad un vasto pubblico.
Si prevede una partecipazione attiva del CREF al progetto SUSA – Smart Urban Sustainable Area, coordinato dall’Università degli Studi di Tor Vergata, che rappresenta il primo esempio concreto di implementazione sul territorio della attività previste dal Protocollo, finalizzato a creare nell’area sud est romana un hub della scienza e della conoscenza che mira all’inclusione e all’occupazione attraverso formazione, ricerca e terza missione. Il tema della sostenibilità a livello urbano, in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), è la linea guida che ispira le attività del progetto, che quindi abbraccia i temi specifici della mobilità sostenibile, della pianificazione urbana e della valutazione dell’impatto a livello territoriale.

La startup Netabolics amministrata da Mauro Di Nuzzo, postdoc del CREF, è stata recentemente premiata tra i migliori progetti di impresa innovativa generati dal sistema regionale della ricerca scientifica, nell'ambito della Start Cup Lazio 2020, in cui si sono sfidati 20 team tra ricercatori, studenti e dottorandi. Netabolics propone soluzioni di intelligenza artificiale e digital-twin per l'analisi del metabolismo cellulare; nel team anche Federico Giove, primo ricercatore del CREF. Questo risultato consentirà l'accesso al Premio Nazionale dell'Innovazione (PNI), organizzato dall'Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition accademiche italiane.


Start Cup Lazio è una vera e propria Business Plan Competition promossa dalle Università e dagli Enti di ricerca del Lazio in collaborazione con prestigiosi partner industriali e finanziari, organizzata e coordinata dall’Ateneo di Roma "Tor Vergata" in partnership con Regione Lazio/Lazio Innova.


Link al comunicato stampa

Il metodo della Fitness economica è un buon modello per affrontare le sfide della complessità poste dalla pandemia da Covid19”. Lo sostiene il presidente del CNEL, Tiziano Treu, come metodo per l’individuazione dei progetti che l’Italia dovrà presentare per accedere alle risorse del Recovery Fund. “Il metodo della Fitness economica è riconosciuto a livello mondiale e in questo momento sarebbe particolarmente importante per lo sviluppo locale. Si tratta di una valutazione economica basata su dati oggettivi molto sofisticata che alla base ha l’idea di guardare alle capacità e alle attitudini che caratterizzano i diversi territori“, continua Treu. “Molti dei progetti per il Recovery fund saranno di sviluppo locale e quindi dovranno essere molto precisi. Spesso siamo accusati di fare cose generiche; con questo metodo non ricadremmo in tale errore“.
Secondo il presidente del CNEL, i Comuni italiani si sono dimostrati capaci di investire e di spendere bene i fondi e con il metodo della Fitness economica potrebbero potenziare lo sviluppo locale. Il Cnel vorrebbe testare il sistema in territori ‘difficili’ come la Sicilia orientale, il Lazio meridionale e l’area di Marghera. “La Fitness economica per l’approccio ai sistemi complessi ha funzionato in altre aree del mondo e ha avuto una valutazione positiva della Banca mondiale. Sarebbe un bene adottare il metodo ora che l’Europa ci chiede di essere concreti” aggiunge.
Il metodo EFC (Economic Fitness and Complexityè presentato nell’ultimo numero dei “Quaderni del CNEL” dal titolo “La fitness economica dell’Italia e delle sue regioni: competitività e opportunità” dai suoi stessi autori, il prof. Luciano Pietronero, Andrea Gabrielli, Andrea Napoletano, Andrea Tacchella e Andrea Zaccaria e rappresenta un approccio radicalmente nuovo per l’analisi strategica della competitività industriale dei paesi e delle regioni ed è basato su elementi scientifici e testabili; implica un nuovo approccio al problema dei Big Data ispirato ai concetti e metodi della fisica Statistica e della Scienza della complessità.
Secondo gli economisti, al tempo del Covid-19 è necessario reinventare le teorie e le pratiche economiche. I tragici eventi dovuti al virus hanno portato ad una situazione in cui “l’intervento dei governi sarà inevitabilmente protagonista della ricostruzione socio-economica” quindi è necessario “un cambio di paradigma in cui si parte da una dettagliata analisi della situazione e si considerano le possibili traiettorie per il suo sviluppo”.
Gli studiosi ritengono che il Covid-19 implichi “un ripensamento del nostro stile di vita” e rappresenti anche “una opportunità per migliorare le proprietà di resilienza. Questa nuova situazione mostra infatti l’importanza di valori comuni che vanno oltre quelli di efficienza e di competizione. Anche tutte le altre problematiche che necessitano cooperazione come la sostenibilità, il green deal, le disuguaglianze, il clima e la perdita di biodiversità appaiono ora molto più attuali, anche se le proposte concrete per questi problemi sono spesso controverse”. In particolare, il “Quaderno del Cnel” indica che per l’Italia “c’è una particolare opportunità di sviluppo del settore IT” e quindi “si dovrebbe organizzare una strategia per cogliere al meglio questa opportunità”.
Il nuovo approccio si concretizza in una analisi innovativa ed interdisciplinare basata su dati e metodi scientifici moderni dell’area dei Sistemi Complessi (networks, algoritmi, Machine Learning etc.) per definire oggettivamente lo stato di una economia e i suoi possibili sviluppi. L’obiettivo della Fitness per la Complessità Economica è individuare gli interventi economici appropriati per un determinato paese, un settore industriale ed un dato periodo. “La ripresa economica dal Covid-19 – sostengono gli autori della ricerca – può essere ottimizzata con queste metodologie che possono fornire delle analisi scientifiche e consapevoli e trasparenti per il decisore politico e per la società in generale”
Scarica il Quaderno CNEL “La fitness economica dell’Italia e delle sue regioni”